STRUTTURA E FINALITA'

             ANDREA AMATUCCI

21 ottobre 1938 - 13 agosto 2025

 

Immagine che contiene Viso umano, persona, vestiti, Fronte</p>
<p>Il contenuto generato dall'IA potrebbe non essere corretto.

Il 13 agosto 2025 si è spento il Professor Andrea Amatucci, Emerito di Diritto tributario nell’Università Federico II di Napoli.

La Rivista di Diritto Tributario Internazionale si stringe commossa alla famiglia e, in particolare al figlio Fabrizio, componente del Comitato di Direzione, per ricordarne la luminosa figura di studioso e l’eleganza non comune del Suo tratto umano.

Il Comitato di Direzione della Rivista esprime la sua profonda gratitudine per l’instancabile e preziosa opera che Andrea Amatucci ha svolto per oltre un quarto di secolo come componente del Comitato di Direzione dal 1999 (anno di nascita della Rivista) al 2020 e del Comitato dei Garanti dal 2021 al 2025.

Andrea Amatucci si dedicò con grande entusiasmo alla realizzazione di questo progetto, del quale ha condiviso ogni dettaglio partecipando attivamente alla sua lunga e complessa fase preparatoria e dando pieno sostegno al Fondatore Giovanni Puoti, con il quale ha stretto insieme a Victor Uckmar un radicato sodalizio che è partito dalla comune partecipazione al primo Comitato di Direzione della Rivista e ha avuto piena continuità nell’ambito delle rispettive Scuole ponendo le basi per includere nel progetto eminenti studiosi italiani e stranieri.

In questi lunghi anni l’autorevole e appassionato contributo di Andrea Amatucci ha avuto un ruolo determinante nel lancio e nello sviluppo di un’iniziativa fortemente innovativa (la “Rivista” è stata il primo e per molti anni l’unico periodico italiano dedicato esclusivamente al diritto tributario internazionale, europeo e comparato che pubblica contributi redatti in gran parte in lingua straniera) e di elevato livello scientifico (come attesta l’immediata classificazione della Rivista da parte dell’ANVUR tra i periodici scientifici di Fascia “A”).

Con il fattivo supporto della Sua Scuola, Andrea Amatucci si è reso promotore presso il Suo Ateneo di tante iniziative di rilievo nazionale e internazionale realizzate nel nome della Rivista, dalle quali sono scaturiti molti degli importanti contributi di prestigiosi autori italiani e stranieri pubblicati nella Rivista.

Mostrando una particolare lungimiranza, Andrea Amatucci non ha esitato nel 2010 a dare piena e convinta adesione all’affidamento della pubblicazione della Rivista all’Università Sapienza, portandola a qualificarsi (unica nella materia) come “University Press” di uno dei più prestigiosi atenei italiani.

La Rivista di Diritto tributario internazionale, con immensa gratitudine, farà tesoro degli insegnamenti e del patrimonio di princìpi e di criteri ispiratori che Andrea Amatucci ha lasciato e proseguirà con impegno nel solco che Egli ha tracciato e ricordandone la memoria con le iniziative più opportune.

 

RIVISTA DI DIRITTO TRIBUTARIO INTERNAZIONALE

Periodico quadrimestrale a carattere scientifico di proprietà del Dipartimento di Scienze Politiche della "Sapienza Università di Roma", pubblicato da "Sapienza Università Editrice".

Registro della Stampa Periodica: (Trib. Roma – Sez. Stampa, iscr. n. 654/96) ISSN: 1824-1476. Direttore Responsabile: Prof. Pietro Selicato. 

Comitato dei Garanti: Giovanni Puoti (fondatore), Andrea Amatucci, Jacques Malherbe, Claudio Sacchetto, Josè Manuel Tejerizo Lopez.
Comitato di Direzione: Fabrizio Amatucci, Pietro Boria, Roberto Cordeiro Guerra, Lorenzo del Federico, Giuseppe Marino, Pietro Selicato.

La Rivista di Diritto Tributario Internazionale è collocata nella fascia A della classificazione delle riviste scientifiche dell’area giuridica predisposta dall’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca) che si propone di approfondire tematiche di diritto tributario internazionale, comparato ed europeo.

Il Comitato Scientifico della Rivista è formato da professori italiani e stranieri e integrato da una rete di Corrispondenti scientifici presenti in numerosi Paesi, europei ed extraeuropei.

La Rivista si avvale altresì di un Comitato di Revisori esterni che sottopongono a valutazione anonima la maggior parte degli scritti pubblicati nella prima e nella seconda sezione della Rivista, attenendosi ad un regolamento conforme ai requisiti indicati dall’ANVUR.

L’acquisizione, selezione e preparazione del materiale da pubblicare è curata da un Comitato di Redazione.

Allo scopo di agevolarne la diffusione all’estero, ogni scritto, oltre ad essere edito nella lingua dell’autore, è accompagnato da una traduzione integrale o da un abstract. Tra le lingue straniere è privilegiato l’inglese.

Ciascun volume si divide in tre sezioni.

Nella prima sezione (Dottrina) sono ospitati saggi di autorevoli docenti ed esperti, in gran parte stranieri.

La seconda sezione (Documenti commentati) è interamente dedicata alla giurisprudenza ed alla prassi e riporta le sentenze di maggiore interesse della Corte di Giustizia Europea e delle Corti nazionali, italiane e straniere.Tutti i documenti sono accompagnati da note di approfondimento curati da autori selezionati.

La terza sezione (Appunti e Rassegne) accoglie scritti di giovani studiosi, riflessioni su problemi di rilevante attualità, resoconti di convegni sulla fiscalità internazionale, recensioni e segnalazioni di libri e di scritti di particolare interesse pubblicati su altre Riviste, italiane e straniere.

La Rivista di Diritto Tributario Internazionale è una struttura scientifica aperta, un laboratorio al quale ogni studioso può, allo stesso tempo, attingere e fornire contributi di idee. Nel passato, essa ha costituito il motore di importanti approfondimenti nel campo della tassazione internazionale, promuovendo convegni e seminari in diverse Università e pubblicandone gli atti nei suoi fascicoli. Per consolidare e migliorare i risultati ottenuti, la Rivista, oltre a vantare una già consolidata rete di rapporti con centri di ricerca e prestigiose università italiane e straniere, è costantemente impegnata ad ampliare al massimo la sua diffusione nella Comunità scientifica internazionale, in modo da coinvolgere nel dibattito e nella ricerca un numero sempre maggiore di studiosi per affinare ulteriormente la qualità dei suoi contenuti grazie anche ad autorevoli ed indispensabili contributi dall’estero.